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Rajàh è il “Principe” dei reami d’Oriente e con questo nome Gorghi Tondi mantiene viva la memoria della dominazione araba in Sicilia che, ancora oggi, è presente nella cultura dell’isola e, in particolare, nella città di Mazara del Vallo, con la sua dualità siculo-tunisina.
Kheirè è una parola di origine greca che significa “Benvenuto”. È un omaggio di Gorghi Tondi alla storia millenaria della Sicilia e all’epoca in cui l’isola era parte integrante della gloriosa Magna Grecia. Kheirè è un bianco da uve Grillo, testimone ideale di un passato dalle origini greche anche per la proverbiale ospitalità siciliana, essendo l’isola crocevia di grandi popoli e di diverse culture.
Il Midor è il “vino di famiglia”, il cui nome nasce dall’unione di Michele Sala e Doretta Tumbarello, genitori di Annamaria e Clara. I suoi profumi ricordano il mare e il soffio del vento, il racconto di una terra intera racchiuso nella lucentezza di un solo calice.
Questo Zibibbo in purezza nasce nei vigneti attraversati dal 12° meridiano, il luogo ideale per la coltivazione della vite e la produzione di vini di qualità da millenni. Il Meridiano 12 Zibibbo ne è eredità palese, in quanto una delle più antiche varietà coltivate sull’isola, in grado di regalare ai vini che ne derivano freschi sentori agrumati e floreali.
Azisa, parola che dà origine al nome Zisola, significa anche splendido, aggettivo che descrive in una sola parola il carattere di questo vino a base di uve Grillo.
Da uva zibibbo nasce Gibelè, un bianco secco e fresco, con intensi profumi di mela verde, rosa bianca ed erbe aromatiche.
Da uva zibibbo coltivata ad alberello, Patrimonio Unesco, un vino bianco Pantelleria Doc, espressione autentica di questa terra unica.
Il Salinaro, dal nome delle saline che sorgono lungo la costa, le cui brezze donano grande sapidità alle uve. Da uve grillo, è un bianco fresco ed equilibrato, vino di terroir per eccellenza.
Maremeo è il blend da uve bianche, fresco, spensierato, ispirato alla gioiosità della spuma del mare Mediterraneo. Il nome rievoca l’ipnotismo delle onde che si infrangono sulla riva, e figure mitologiche come le sirene, che in chiave contemporanea emergono dalle profondità degli abissi per fare “marameo” alla routine. Un vino perfetto per l’estate e per una vita in vacanza!
Coste a Preola è il nome scelto per rendere omaggio alla Sicilia e alla sua biodiversità: così si chiamano i vigneti che ricadono in questo lembo occidentale dell’isola, a ridosso del mare Mediterraneo, in una zona limitrofa alla Riserva Naturale del WWF Lago Preola e Gorghi Tondi. Coste a Preola Grillo è il vino- simbolo del forte legame tra l'azienda e l’oasi naturalistica.
Kelbi, giardino rigoglioso su un ventilato altopiano, prende nome dalla dinastia araba che ha reso florida la terra di Sicilia. È qui che da uve catarratto nasce un bianco elegante e fruttato, figlio di un clone di catarratto certificato Pellegrino.
Da uve autoctone coltivate con metodo biologico in perfetta armonia con l’ambiente, un bianco leggero, sapido e fragrante, che con le sue note fresche e naturali, coniuga qualità e rispetto del territorio.
Il Grillodoro è una rarità, essendo il solo vino muffato prodotto in Sicilia. È un vino passito ottenuto da una vendemmia tardiva di uve Grillo surmature. La peculiare posizione dei filari favorisce lo sviluppo della botrite, poiché espone le uve all’alternanza di umidità, generata del mare, sole e brezza, un fenomeno molto raro che rende il nostro Grillodoro un nettare preziosissimo.
Unico grillo superiore del territorio. Un bianco di grande carattere e tipicità aromatiche complesse, nato dal un clone impiantato nel 1981 e certificato Pellegrino.
Palmarès, termine di origine latina che, con il significato di “degno della vittoria “, sta a indicare l’eccellenza di questo spumante, ennesima espressione di quel tesoro che sono le uve Grillo coltivate in un vigneto che coniuga, da un lato, le peculiarità di un terroir come quello della Riserva Naturale del WWF da cui prende il nome l’azienda, e dall’altro, l’influenza del mare e delle sue brezze iodate.
Babbìo è un vino pensato per gli amanti della convivialità, magari davanti al tramonto di una bella sera d'estate. Puro divertimento, anche nel nome, oltre che gustativo, a richiamare l'intensità salina della Sicilia e la ricchezza delle nostre varietà più emblematiche.
È un bianco, non fortificato, lungamente affinato in botte grande per 11 anni, che prende ispirazione dalle versioni pre-britanniche. Il nome è un tributo al soprannome dato dagli amici a Michele Sala, padre delle proprietarie di Gorghi Tondi, considerato preciso, puntiglioso e caparbio. L’anno è invece quello della sua nascita, il 1947.
Dianthà significa fiore divino. Leggero, etereo, floreale, si caratterizza per la sua piacevole nota petillant
Da terreni argillosi ricchi di ciottoli, un bianco dal gusto morbido e dai profumi di frutta matura e agrumi, con accenni di fiori d’arancio