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Forze pulsionali profonde e l’ascoltare – il “dare adènzia” Siciliano – e l’insistenza sulla limpidezza, in un atto di intendere che è vita: Grillo e Insolia in un valore più grande della loro somma.
Kheirè è una parola di origine greca che significa “Benvenuto”. È un omaggio di Gorghi Tondi alla storia millenaria della Sicilia e all’epoca in cui l’isola era parte integrante della gloriosa Magna Grecia. Kheirè è un bianco da uve Grillo, testimone ideale di un passato dalle origini greche anche per la proverbiale ospitalità siciliana, essendo l’isola crocevia di grandi popoli e di diverse culture.
Questo vino, eccellente per un aperitivo tra amici o per un pasto leggero a base di pesce, esprime in modo naturale la croccantezza e il nerbo del Grillo. La sua personalità contemporanea e vivace lo rende perfetto per chi ama sperimentare i profumi intensi della macchia mediterranea
Rajàh è il “Principe” dei reami d’Oriente e con questo nome Gorghi Tondi mantiene viva la memoria della dominazione araba in Sicilia che, ancora oggi, è presente nella cultura dell’isola e, in particolare, nella città di Mazara del Vallo, con la sua dualità siculo-tunisina.
Il sapore del mare. Da un vigneto, a un passo dal mare, un vino di piacevolissima beva, dove l'acidità, la sapidità e le note iodate si combinano con quelle di fiori e agrumi
Il Re sulla sabbia: da una vigna del 1975 su una duna di sabbia e terra rossa, si ottiene questo vino avvolgente, dal colore profondo, con intensi profumi di mandorla e nocciole tostate
Il Grillodoro è una rarità, essendo il solo vino muffato prodotto in Sicilia. È un vino passito ottenuto da una vendemmia tardiva di uve Grillo surmature. La peculiare posizione dei filari favorisce lo sviluppo della botrite, poiché espone le uve all’alternanza di umidità, generata del mare, sole e brezza, un fenomeno molto raro che rende il nostro Grillodoro un nettare preziosissimo.
A chi desidera un bianco sapido, intenso e con caratteristiche di longevità, ma che non sacrifica la freschezza, Duca di Salaparuta offre la sua personale interpretazione del Grillo. I sentori floreali e agrumati di Kados, il suo gusto ampio e vellutato, fanno di questo vino, prodotto con le uve della Tenuta di Risignolo, uno dei bianchi più versatili di Duca di Salaparuta.
Da sole uve Insolia nasce Colomba Platino. Prodotto per la prima volta nel 1959 questo bianco elegante, ma allo stesso tempo deciso e di buona struttura, è uno dei bianchi più conosciuti dagli amanti dell'enologia siciliana ed è un vino in cui lo stretto legame con il territorio d'origine si intuisce chiaramente
Palmarès, termine di origine latina che, con il significato di “degno della vittoria “, sta a indicare l’eccellenza di questo spumante, ennesima espressione di quel tesoro che sono le uve Grillo coltivate in un vigneto che coniuga, da un lato, le peculiarità di un terroir come quello della Riserva Naturale del WWF da cui prende il nome l’azienda, e dall’altro, l’influenza del mare e delle sue brezze iodate.
Babbìo è un vino pensato per gli amanti della convivialità, magari davanti al tramonto di una bella sera d'estate. Puro divertimento, anche nel nome, oltre che gustativo, a richiamare l'intensità salina della Sicilia e la ricchezza delle nostre varietà più emblematiche.
Quel che si dimentica è come se non fosse mai successo. Ogni cosa che esiste è reminiscenza, luce che svela e rivela. È l’idea primordiale. L’archetipo. Così come deve essere. Il Grillo del Cristo di Campobello.
Bianca di Valguarnera è un bianco di grande tradizione. Curato nei minimi particolari, affina in barriques di rovere e si distingue per il profumo intenso e il sapore ricco di sfumature, che stupisce con un'inaspettata nota fresca al palato.
Coste a Preola è il nome scelto per rendere omaggio alla Sicilia e alla sua biodiversità: così si chiamano i vigneti che ricadono in questo lembo occidentale dell’isola, a ridosso del mare Mediterraneo, in una zona limitrofa alla Riserva Naturale del WWF Lago Preola e Gorghi Tondi. Coste a Preola Grillo è il vino- simbolo del forte legame tra l'azienda e l’oasi naturalistica.
Il tessuto mitologico delle differenti stirpi che qui si unirono è privo d’orli. L’attualità temporale di questa bottiglia svela la Sicilia nell’inestricabile sintesi in bianco di nostre uve di razza.
Il Midor è il “vino di famiglia”, il cui nome nasce dall’unione di Michele Sala e Doretta Tumbarello, genitori di Annamaria e Clara. I suoi profumi ricordano il mare e il soffio del vento, il racconto di una terra intera racchiuso nella lucentezza di un solo calice.
Indifeso è questo Chardonnay di fronte alla lode di essere Siciliano prima e Chardonnay poi. Il risalto del bianco – colore delle origini, lo stato di tutte le cose possibili, il divenire, la purezza originaria, la totalità dei colori, il suolo gessoso del Cristo di Campobello.
Questo Zibibbo in purezza nasce nei vigneti attraversati dal 12° meridiano, il luogo ideale per la coltivazione della vite e la produzione di vini di qualità da millenni. Il Meridiano 12 Zibibbo ne è eredità palese, in quanto una delle più antiche varietà coltivate sull’isola, in grado di regalare ai vini che ne derivano freschi sentori agrumati e floreali.
Bianca di Valguarnera è un bianco di grande tradizione. Curato nei minimi particolari, affina in barriques di rovere e si distingue per il profumo intenso e il sapore ricco di sfumature, che stupisce con un'inaspettata nota fresca al palato.
Nel cuore più profondo dell’Isola, dove le estati sono calde e gli inverni miti, Duca di Salaparuta sceglie di coltivare un vitigno amatissimo in tutta Italia: il Vermentino, da cui nasce Sentiero del Vento. I suoi profumi di macchia mediterranea e il palato ampio e vellutato, caratterizzato da freschezza e mineralità, regalano un’interpretazione inedita del vitigno e incarnano il desiderio di percorrere nuove strade.
In Lavico Etna Bianco il Carricante, vitigno indigeno della zona etnea, racconta la propria terra attraverso profumi intensi di pesca e frutta esotica, accesi da sensazioni iodate, a tratti speziate.