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Vino strettamente legato al territorio, fin dalla prima vendemmia. Un barocco più semplice, più raffinato ed equilibrato, ma pur sempre un Barocco.
Un Nero d'Avola che nasce a 110 m s.l.m. guardando le Isole Egadi, in provincia di Trapani
Un Cerasuolo di Vittoria raffinato, dall'anima floreale, proveniente dalle terre del Barocco, tra l'altopiano Ibleo e il mare.
Cuordilava è nato dalla partnership tra Dolce&Gabbana e Donnafugata, due eccellenze del Made in Italy accomunate dall’amore incondizionato per la Sicilia, dalla passione per il lavoro e dalla cura dei dettagli. Un vino di elegante mineralità e straordinaria personalità vulcanica, frutto della viticoltura di montagna alle pendici dell’Etna.
Lo storico rosso noto per la sua eleganza mediterranea e la sua reinterpretazione di Dolce&Gabbana e Donnafugata.
Un rosato inedito, ambasciatore di due eccellenze del Made in Italy: Rosa è il vino rosato che si distingue per l’elegante fragranza e mineralità
Fiordispina rappresenta una sfida: dimostrare che è possibile, con grandi uve, ottenere un rosato fresco e piacevole. Interpretazione originale del Perricone, vitigno versatile quasi dimenticato, da riscoprire, vera espressione di una Sicilia del vino nuova e diversa.
Oggi è il simbolo di una nuova personalità della viticoltura dell’isola, nonché considerato un vero e proprio vitigno- reliquia: il Perricone a cui è stato dato grande slancio col rinascimento della Sicilia enologica, si impone con nuove interessanti interpretazioni.
Dalle uve di un antico vitigno autoctono siciliano, recuperato e reinterpretato da Assuli. Elegante ed armonioso, intenso e deciso, particolare e seducente, è un vino dall’irripetibile carattere.
1607 è l’anno in cui la città di Vittoria fu fondata: La principessa Colonna, chiese a Felipe III di Spagna, la possibilità di abitare il fondo di Vittoria: la città fu allora fondata… Il perché è interessante, per via di un dispendioso matrimonio di famiglia, il fondo abitato poteva concorre a ” sistemare” le finanze.
Si tratta di un Sigillo notarile del fine '800 appartenuto a Francesco De Stefano antenato e fautore della coltivazione dell'uva da mosto. Il Sigillo è anche il "punto" ad una crescita qualitativa dei vini, che porta di fatto l'azienda a slanciarsi sui mercati internazionali.