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Vino spumante ottenuto dalla rifermentazione in bottiglia di una base di Catarratto con aggiunta del primo mosto della vendemmia successiva. Permanenza sui lieviti indigeni per 20 mesi prima della sboccatura.
Vino frizzante ottenuto da uve di Catarratto coltivate in regime biologico/biodinamico e raccolte a mano in piccole cassette. Rifermentato in bottiglia con aggiunta di mosto al vino base. Non filtrato e non degorgiato, con la presenza dei lieviti in bottiglia.
Uno spumante da sole uve Zibibbo, ricco dei sentori, del mare e del sole di Pantelleria, con tutta la fragranza dello Zibibbo, frutti mediterranei e agrumi. Equilibrato e caldo … un sogno … già al primo sorso riempie il cuore e i sensi di gioia profonda ed appagante, Shalai è l’espressione dialettale siciliana che rappresenta la sensazione di intenso appagamento e profondo piacere che dovrebbe essere diritto naturale di ogni persona di gusto.
Il più antico dolcificante della storia, chiamato anche sapa o saba, è un eccellente condimento di dolci, frutta e carni. Si ricava dalla lenta cottura del mosto d’uva a fiamma diretta.
In ogni terrazzo delimitato da muretti a secco e coltivato a zibibbo, in prossimità dei muri, associato alle piante di capperi, veniva piantata qualche piccola pergola di uva bianca o rossa per farsi il vino per se. I contadini erano molto gelosi di questa produzione che associata al secondo frutto dello Zibibbo, attorno alla quarta decade di settembre, (racemi), andava a fare un vino particolare. Tale vino rimaneva con un po’ di frizzantino. Dall’osservazione di questa tradizione è nata l’idea di produrre un vino da uve zibibbo tardive a fermentazione lenta, la cui leggera frizzantezza esaltasse la freschezza aromatica tipica del vitigno.
La dea Tanit sostituì all’ambrosia il dolcissimo succo dell’uva Zibibbo per sedurre Apollo. Oggi come allora dalle migliori uve zibibbo, in parte sottoposte ad appassimento al sole, nasce Arbaria, vino da meditazione, dal gusto vellutato, aromatico e dolce.
Il Perricone è uno dei più antichi vitigni autoctoni a bacca nera siciliani. A Pantelleria il contadino lo chiama “Nero Nostrale”, alcuni vecchi Panteschi sostengono addirittura che questo vitigno sia apparso prima sull’isola che nella zona del Trapanese. Vitigno storicamente a resa bassa, elegante e profumato, con una buona componente tannica.
Vinificato con una parte di Zibibbo Pantesco, in modo da conferirgli freschezza, aromaticità e persistenza, il risultato è un grande rosato frizzante dal colore Rosa Carico, ben strutturato e con una non indifferente persistenza al palato.
Zefiro nasce dalle uve delle viti zibibbo ad alberello basso pantesco, protette dai venti fra i muretti dell’Isola. Dal colore giallo paglierino con riflessi dorati, ha un profumo caratteristico di uva zibibbo, aromatico, avvolgente e persistente.
Vino frizzante ottenuto da uve di Catarratto e Grillo, coltivate in regime biologico/biodinamico e raccolte a mano in piccole cassette. Non filtrato e non degorgiato, con la presenza dei lieviti in bottiglia.
A’mmare nasce da una vigna di famiglia sita in località Campobello di Pantelleria; un piccolo appezzamento delimitato da muretti sito a circa 30 metri dal livello del mare, molto vicino alla battigia. La vigna riceve dal mare quella poca brina, a volte salata, che le permette di sopravvivere. In queste condizioni l’uva matura molto precocemente, in alcune annate addirittura alla fine di Luglio. Il risultato è un vino di una potenza alcolica eccezionale, di fragranza aromatica, con una sapidità incomparabile dovuta allo stress in cui vive l’alberello.
Catarratto bianco, coltivazione biodinamica, su terreno sabbioso a seicento metri di altitudine. Resa per ettaro quaranta quintali, età delle piante cinquanta anni. Raccolta manuale in piccole cassette a settembre.
Catarratto bianco fermentato sulle bucce 30 giorni in vasche di cemento a temperatura controllata, spremitura soffice in torchio idraulico. Un vino che viene definito “fatto a mano”, dalla scelta dei migliori grappoli, sino all’imbottigliamento.
Catarratto bianco comune fermentato a contatto con le bucce per 30 giorni, vinificazione tradizionale in vasche di cemento aperte alla temperatura ambiente di circa 24 gradi, frequenti follature a mano nell’arco delle 24 ore.
Grillo in purezza, coltivato in collina, raccolto a mano nella seconda decade di settembre. Vinificazione con breve macerazione sulle bucce e l'affinamento in cemento per almeno sei mesi.
Il primo cru di Porta del Vento, 5000 metri quadrati di terreno sabbioso, situato all'ingresso dell'azienda, esposto ad est, con 1600 piante di Trebbiano di quarantacinque anni di età, coltivate ad alberello. Nel 2015 sono state prodotte 800 bottiglie.
Varietà autoctone aziendali a bacca bianca. Coltivazione biodinamica,sul terreno argilloso a seicento metri di altitudine. Raccolta manuale in piccole cassette a settembre. Fermentazione spontanea, macerazione sulle bucce ed affinamento in anfora almeno per sei mesi.
La cala: piccola insenatura tra le rocce, è una delle caratteristiche delle isole Egadi dove il mare azzurro contrasta con la sabbia bianca.