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Il Frappato nasce dal sogno di Arianna ragazza di fare un vino che sapesse della terra che lavora, dell’aria che respira, e dei suoi stessi pensieri. È aspro, sanguigno ed elegante. È Vittoria e i monti Iblei. È il vino che più le somiglia, coraggioso, originale e ribelle. Ma non solo. Ha origini contadine, per questo ama le sue radici e il passato che si porta dentro; ma, nello stesso tempo, è capace di lottare per migliorarsi. Conosce la raffinatezza senza dimenticare mai se stesso.
Vino dall'anima rosso rubino, inebria con il suo profumo di frutti rossi e di arancia rossa.
Un uvaggio che consente di bilanciare egregiamente il diverso contenuto di tannini dei due vitigni.
Il Perricone è stato per decenni l’indiscusso dominatore tra le uve nere della Sicilia Occidentale. Il rigore di un’attenta vinificazione ne ha trasformato il carattere spigoloso e difficile in un’elegante, originale ed inimitabile personalità: unico nel suo genere.
SP68 è una strada ma anche un vino giovane. Fresco e piacevole, con un gusto delicato che porta con sé il sapore del sole e la freschezza di questa terra.
Vino generoso e sincero. Vigoroso nei suoi profumi, narra i tre vitigni di origine (Nero d’ Avola, Merlot e Cabernet Sauvignon) tra profumi di ciliegia, mora, ribes, lavanda, vaniglia.
Il Siccagno è il Nero d’Avola, nato da quell’uva concentrata che appunto si dice Siccagna. Il Nero che tanto racconta la Sicilia, che è selvaggio, ma anche fresco ed elegante, al sapore di frutti rossi. Che ha un che di nobile e aristocratico, ma anche malinconico come un poeta o un filosofo. Che è passionale, pieno di calore umano e di contrasti. Il Nero che è l’uva dei nostri padri e unisce la Sicilia da angolo ad angolo e meglio ne coglie da secoli lo spirito. Un vino che Arianna ama profondamente, e che fin dal primo anno è sempre con lei.
È il vino che ogni giorno deve essere pronto a confrontarsi con quanto di meglio siamo capaci di portare sulle nostre tavole. Un compito arduo che il Nero d’Avola assolve bene grazie al piccolo ma importantissimo contributo del Merlot.
Soltanto 1/3 del vino è affinato in barrique per 4 mesi, giusto il tempo per rassodarne la struttura senza compromettere la freschezza.
Il luogo dove Caruso&Minini coltiva il miglior Nero d’Avola è stato, in un lontanissimo passato, il greto di un fiume, come testimoniato dalla tipiche pietre arrotondante che chiamano “cuti”. È l’originalità del vigneto che rende questo vino unico e speciale.