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La riserva personale, le prime tre botticelle di famiglia, furono la base per la prima annata del 3 Carati. Il carato, seme del carrubbo, nel numero di tre raggiungeva quasi il peso medio dell'acino del Nero d'Avola, uva usata per la produzione di questo piacevolissimo rosso.
Si tratta di un Sigillo notarile del fine '800 appartenuto a Francesco De Stefano antenato e fautore della coltivazione dell'uva da mosto. Il Sigillo è anche il "punto" ad una crescita qualitativa dei vini, che porta di fatto l'azienda a slanciarsi sui mercati internazionali.
Vino strettamente legato al territorio, fin dalla prima vendemmia. Un barocco più semplice, più raffinato ed equilibrato, ma pur sempre un Barocco.
Nero d'Avola, allevato a 220 metri s.l.m., fermentato spontaneamente da pied de cuve senza aggiunta di solforosa in vasche di cemento, ed infine macerato per 8 giorni.
Blend di uve rosse allevate a 250 metri s.l.m. che fermentano spontaneamente da pied de cuve in assenza id solforosa e macerano con le bucce fino a 10 giorni.
Nero d'Avola in purezza, allevato a 220 metri s.l.m e lasciato macerare fino a 10 giorni.