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Ogni vigneto è un ecosistema complesso dove piante, animali, insetti ed infinite tipologie di microorganismi vivono in armonia tra di loro.
Vino strettamente legato al territorio, fin dalla prima vendemmia. Un barocco più semplice, più raffinato ed equilibrato, ma pur sempre un Barocco.
Menfi si trova fuori dalla zona storica del Frappato, ma condivide con quel terroir molte caratteristiche fondamentali: esposizione a sud, salinità e suoli sabbioso-calcarei adagiati su argille compatte.
Un vino “senza trucchi”: fermentazione spontanea senza coadiuvanti enologici e un bassissimo livello di solforosa, per restituire integra nel calice la personalità decisa del Perricone.
Il Frappato ottiene dalla terra nera con ciottoli di colore bianco, complessità di profumi ma anche una buona acidità.
Dai vitigni del Nero d’Avola e del Frappato si ottiene il famoso Cerasuolo di Vittoria (60% uve del Nero d’Avola e 40% uve del Frappato), rosso, prodotto di punta di Valle dell’Acate, che ha ottenuto la denominazione di origine controllata e garantita (DOCG).
La terra rosso-arancio conferisce a questo vino una grande struttura e complessità, sentori balsamici che lo caratterizzano fortemente
Cinque volti, cinque caratteri, cinque storie.
L’ironia della maschera dell'intensità aromatica inconfondibile del rosato, fruttato con note di rosa e melagrana che si fondono con quelle di piccoli frutti rossi tipiche del frappato.
1607 è l’anno in cui la città di Vittoria fu fondata: La principessa Colonna, chiese a Felipe III di Spagna, la possibilità di abitare il fondo di Vittoria: la città fu allora fondata… Il perché è interessante, per via di un dispendioso matrimonio di famiglia, il fondo abitato poteva concorre a ” sistemare” le finanze.
Si tratta di un Sigillo notarile del fine '800 appartenuto a Francesco De Stefano antenato e fautore della coltivazione dell'uva da mosto. Il Sigillo è anche il "punto" ad una crescita qualitativa dei vini, che porta di fatto l'azienda a slanciarsi sui mercati internazionali.