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- Categorie: Vitigni Nazionali
Attesa del tempo più lieto,
aspetto e vedo i suoi frutti.
Intorno la quiete si muove,
natura di bacche e di mare.
Arriva il momento di luce,
profuma, mi inebria e permane.
La forza racconta tensione
avanza rubino il colore.
Profumi maturi e speziati
si insinuano in corpi palati.
Avanza e mostra poi fiera
la grazia che scorre leggera.
Da terreni a medio impasto tendenti all’argilloso, un rosso intenso con profumi di ciliegia e frutti rossi.
Si tratta di un Sigillo notarile del fine '800 appartenuto a Francesco De Stefano antenato e fautore della coltivazione dell'uva da mosto. Il Sigillo è anche il "punto" ad una crescita qualitativa dei vini, che porta di fatto l'azienda a slanciarsi sui mercati internazionali.
La riserva personale, le prime tre botticelle di famiglia, furono la base per la prima annata del 3 Carati. Il carato, seme del carrubbo, nel numero di tre raggiungeva quasi il peso medio dell'acino del Nero d'Avola, uva usata per la produzione di questo piacevolissimo rosso.
Sontuoso, vellutato e persistente. Don Antonio è un Nero d'Avola pregiato.
Affascinante, pieno, soave ed elegante. Nero d'Avola prodotto a 500 metri s.l.m. da terreni calcareo argillosi di medio impasto.
Il suo nome è legato alla storia della famiglia. Omaggio a Richard Wagner che nel 1881 nel giardino di Villa Tasca a Palermo ultimò la stesura del terzo atto del “Parsifal”, ispirato dai cigni che vivevano nel laghetto.
Descritto per la prima volta nel 1735, il Perricone – detto “Guarnaccio” dai vignerons di Regaleali – viene allevato in Tenuta sin dal 1959.
L'Ossidiana, pietra vulcanica per eccellenza, dà il nome a questo vino dai sentori salmastri e dai toni speziati: la storia di Lipari in un bicchiere
L'Ottava Isola è sole e neve, calore vulcanico e freschezza di montagna dove la lava rende i terreni fertili e ricchi di minerali.
Lu Patri è il Nero d’Avola concepito nella primavera dell’anno 2000 nei sei ettari del Cristo di Campobello dalla progènie patriarcale della sua terra-madre. Purezza e sublimazione. La ricompensa del lavoro.
Il tessuto mitologico delle differenti stirpi che qui si unirono è privo d’orli. L’attualità temporale di questa bottiglia svela la Sicilia nello scorcio rosato della sua anima di Nero d’Avola.
Forze pulsionali profonde e l’ascoltare – il “dare adènzia” Siciliano – e l’insistenza sulla profondità, in un atto di intendere che è vita: Nero d’Avola e Syrah in un valore più grande della loro somma