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Majara è il nome del secondo progetto dei fratelli Bertolino. Dopo aver subito una “majarìa d’amuri” (colpo di fulmine) per una vecchia vigna, Salvatore e Gabriele hanno deciso di adottarla per la produzione di un nuovo vino derivato un vitigno reliquia.
Il termine Majàra (maga) soleva indicare una donna che, attingendo la sua forza dalla conoscenza della natura, attraverso formule magiche, riusciva a guarire da mali fisici e dalle cosiddette “fatture”.
Due colori, il rosa ed il nero, per un’unica grande passione: il Palermo football club. Vino nato quasi per gioco in una sera d’estate, dal Nero d’Avola vinificato in bianco, un rosato, fresco sapido, intenso, estremamente profumato.
Un rosato luminoso. Il più tipico vitigno siciliano, in una nuova chiave di lettura: aromi di amarena e ciliegia appena mature, freschezza e sapidità.