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Un vitigno storico, il Nero d’Avola, dà vita a questo rosso corposo ed armonico. La particolare conformazione geologica dei terreni e un clima ventilato donano alle uve caratteristiche uniche ed eleganti.
Frutto dell’interazione tra il Nerello Mascalese e i suoli vulcanici dell’Etna, questo vino nasce in terrazze circondate da boschi di castagno e roverella, in un territorio ricco di biodiversità.
Vino strettamente legato al territorio, fin dalla prima vendemmia. Un barocco più semplice, più raffinato ed equilibrato, ma pur sempre un Barocco.
Un rosso elegante e di sostanza che rispecchia appieno le caratteristiche varietali di uno dei vitigni storici della viticoltura siciliana, in un’espressione moderna e quanto mai equilibrata. Il Gàbal Nero d’Avola è caratterizzato da un bouquet di frutti di bosco e spezie che lo rendono particolarmente piacevole e di grande fascino.
Descritto per la prima volta nel 1735, il Perricone – detto “Guarnaccio” dai vignerons di Regaleali – viene allevato in Tenuta sin dal 1959.
1607 è l’anno in cui la città di Vittoria fu fondata: La principessa Colonna, chiese a Felipe III di Spagna, la possibilità di abitare il fondo di Vittoria: la città fu allora fondata… Il perché è interessante, per via di un dispendioso matrimonio di famiglia, il fondo abitato poteva concorre a ” sistemare” le finanze.
Fresco, identitario, aromatico. Un Nerello Mascalese spumantizzato rosé che esalta le caratteristiche del vitigno, elegante e raffinato.
Il Pietrasacra Rosso Riserva nasce in purezza da uve di Nero d’Avola, potente e longeva “perla nera” siciliana, proveniente dai vigneti storici. Un vino elegante, sofisticato e complesso nel gusto e nella struttura.
Si tratta di un Sigillo notarile del fine '800 appartenuto a Francesco De Stefano antenato e fautore della coltivazione dell'uva da mosto. Il Sigillo è anche il "punto" ad una crescita qualitativa dei vini, che porta di fatto l'azienda a slanciarsi sui mercati internazionali.
La riserva personale, le prime tre botticelle di famiglia, furono la base per la prima annata del 3 Carati. Il carato, seme del carrubbo, nel numero di tre raggiungeva quasi il peso medio dell'acino del Nero d'Avola, uva usata per la produzione di questo piacevolissimo rosso.
Il Passorosso, che fino a poco tempo fa si chiamava Passopisciaro, è composto da un assemblaggio di uve di Nerello Mascalese provenienti da diversi vigneti situati a quote diverse.
Il suo nome è legato alla storia della famiglia. Omaggio a Richard Wagner che nel 1881 nel giardino di Villa Tasca a Palermo ultimò la stesura del terzo atto del “Parsifal”, ispirato dai cigni che vivevano nel laghetto.
Contrada Porcaria è una vasta contrada posta a circa 650m s.l.m., considerato uno dei terroir più ambiti sull’Etna per via dei vini particolarmente ricchi e lussuosi che produce. La terra è composta da un sottile strato di lava che si sbriciola sotto ai piedi.
Contrada Guardiola è un antica contrada che si trova tra gli 800m e i 1000m di quota, sul limite di una recente colata del 1947 che si è fermata poco prima dei vigneti.
Contrada Sciaranuova si trova a 850m s.l.m. Il nome vuol dire “colata nuova” in siciliano, a indicare la recente età geologica della colata formatasi appena 400 anni fa.
Contrada Rampante è la Contrada più alta situata a oltre 1000m di altezza. La vigna si trova ai limiti della coltivazione della vite sull’Etna.
Questo vino è il coronamento di un ventennio sull’Etna con il corredo di intuizioni, passione, sapienza e conoscenza. Si chiama “20 anni” e porta l’autografo “Franchetti”. Rappresentazione eterea del terroir di Passopisciaro.